sabato 18 ottobre 2008

"Vita, terra, libertà per il popolo palestinese" / 29.11.2008 - Roma


"Vita, terra, libertà per il popolo palestinese"

Manifestazione Nazionale
Roma 29 Novembre 2008

Nè muri Nè silenzi

Pace giustizia e libertà in Palestina

Le Nazioni Unite hanno dichiarato il 29 Novembre "Giornata di solidarietà internazionale con il popolo palestinese". Invitiamo tutt* ad unirsi alla manifestazione nazionale di Roma insieme al Coordinamento delle comunità palestinesi in Italia e all'UDAP (Unione Democratica Arabo Palestinese).

Il popolo palestinese dopo 60 anni di espropri, vessazioni e violenze, ha visto negli anni della seconda Intifada ridurre progressivamente il suo spazio di rappresentanza e prospettiva politica nei Territori Occupati, in Israele e nel resto del mondo. Le esecuzioni mirate e gli arresti arbitrari del governo israeliano hanno decapitato la leadership delle forze politiche palestinesi, il resto lo ha fatto la comunità internazionale delegittimando i principali dirigenti politici palestinesi di ogni ispirazione, cominciando da quelli laici e pragmatici.

Intanto la frammentazione del territorio determinata dalla costruzione del muro e dalla crescita indiscriminata delle colonie, e le sempre maggiori difficoltà di circolazione per merci e persone all'interno dei territori occupati, hanno messo in ginocchio l'economia palestinese.

Quello palestinese è un popolo tenace e coraggioso che ha le stesse necessità di ogni altro popolo; necessità materiali: lavoro, istruzione, sanità accesso ai mercati e ai beni primari e necessità ideali: bisogno di progettare il futuro, diritto di scegliere liberamente i propri rappresentanti politici, diritto all'autodeterminazione. E' un popolo che ha dimostrato più volte di sapere accettare compromessi anche dolorosi e di saper fare scelte pragmatiche: le reiterate offerte di tregua da parte di Hamas, l'iniziativa di pace della Lega Araba, gli accordi della Mecca, e la riflessione sullo stato unico avviata in larga parte della società palestinese testimoniano una volontà di superare l'esistente. Una volontà che è stata sistematicamente ignorata dal governo israeliano e da gran parte della comunità internazionale, producendo nel popolo palestinese una sensazione di accerchiamento e di impotenza i cui risultati vediamo oggi.

La popolazione civile, schiacciata tra l'occupazione militare israeliana e lo scontro armato tra le opposte fazioni, si è trovata come sempre a pagare il prezzo più alto, in termini di perdita di vite umane e di peggioramento delle condizioni economiche.

L'occupazione israeliana della Palestina è scintilla che accende tutti i conflitti in Medioriente, è lievito che da anni fa crescere lo scontro con la civiltà arabo-musulmana, è strumento nelle mani di molti governi e poteri dell'area che la usano per perseguire i propri fini.

La pace va cercata nella giustizia, nel diritto internazionale e nella verità, non in una normalizzazione che mette a tacere le legittime aspirazioni di libertà e di dignità del popolo palestinese.

L'assedio israeliano alla Striscia di Gaza, e l'irresponsabile embargo della comunità internazionale al governo di Hamas hanno dato il colpo di grazia ad un'economia già traballante, e impediscono a 1.500.000 di persone, di cui il 51% bambini e adolescenti, di avere libero accesso ai servizi di base quali sanità, educazione, rifornimenti energetici. L'assedio di Gaza costituisce una grave violazione dei diritti umani, e ha prodotto una crisi umanitaria denunciata più volte anche dalle Nazioni Unite.

Chiediamo agli uomini e alle donne di ogni età, ai compagn* dei partiti, dei sindacati, delle associazioni e dei movimenti, che in questi anni sono stati al nostro fianco nella ricerca di una pace giusta in Palestina/Israele di unirsi a noi nella denuncia dell'assedio di Gaza.

Chiediamo che le Nazioni Unite si impegnino a far rispettare le tutte le risoluzioni ignorate o violate dallo Stato di Israele, e continuiamo a chiedere al Governo Italiano, e all'Unione Europea quello che chiediamo da anni:

- la fine dell'occupazione israeliana della Palestina

- uno stato palestinese sovrano con Gerusalemme Est capitale

- il diritto al ritorno per i rifugiati palestinesi, come previsto dalla risoluzione Onu 184

- la liberazione di tutti i prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane

- lo smantellamento del regime di apartheid determinato dal Muro e dalle colonie israeliane

- la fine dell'assedio imposto alla Striscia di Gaza

- la revoca degli accordi di cooperazione militare Italia – Israele e il ritiro delle truppe dai vari teatri di guerra.

Appuntamento alle 15 in Piazza della Repubblica (fronte chiesa S. Maria degli Angeli) dietro lo striscione "stop all'assedio di Gaza"

Per adesioni:

assopace.nazionale@assopace.org

Prime adesioni:

Associazione per la Pace

Un ponte per…

Aktivamente

Gruppo di sostegno alla campagna End the Siege on Gaza

Partito della Rifondazione Comunista

Giovani Comunisti/e

Campagna Ponti non Muri di Pax Christi

Salaam Ragazzi dell'Olivo – Comitato di Trieste

Servizio Civile Internazionale

Vento di Terra

Associazione giovani palestinesi Wael Zwuaiter

Donne in Nero

Rete Lilliput

U.S. Citizens for Peace & Justice

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