1) LAVORO E WELFARE
Referente: Armando Rinaldi (ATDAL)
2) ECONOMIA E FINANZA
Referente: Alberto Conti ("Lista civica nazionale per Il bene comune")
3) ambiente – ENERGIA - sviluppo – infrastrutture
Referente: Eleonora Donofrio (Meeetup Beppe Grillo)
4) DEMOCRAZIA E PARTECIPAZIONE
Referente: Valerio Colombo (Movimento Umanista)
Altre aree tematiche sono in fase di costituzione.
Il primo documento approvato è stato un Manifesto, che potete leggere cliccando sul link presente all'interno dell'appello che potete leggere qui sotto.
La nascita del "Laboratorio" è il primo passo di un'iniziativa che ci si propone di portare avanti in concorso con altre di natura simile presenti sul territorio italiano.
A seguire potete leggere l'appello che espone le intenzioni alla base della nostra iniziativa.
Andrea Rapetti
Appello per la costituzione di un nuovo soggetto politico unitario della società civile italiana
Siamo un gruppo di cittadini preoccupati per quanto sta accadendo nel mondo e nel nostro paese.
Il collasso dell'ecosistema globale è un rischio sempre più concreto e vicino.
Venti di guerra spazzano il pianeta, sostenuti da colossali interessi economici e ideologie distorte, e contrastati da politiche di pace sempre più deboli.
Siamo appena entrati in un periodo di recessione e di gravissima crisi economica globale, che provocherà ondate di licenziamenti di massa in tutto il mondo.
Per quanto riguarda il nostro paese, questi problemi globali sono accentuati da un drammatico declino culturale, morale, sociale e politico.
Le organizzazioni criminali di stampo mafioso si sono ormai impadronite di fette consistenti della nostra economia, e i loro intrecci con gli ambienti politici e finanziari sono sempre più tentacolari.
Si stanno aggravando profonde contraddizioni economiche, che vedono allargarsi sempre più la forbice tra un élite di privilegiati e il resto della popolazione, che scivola più o meno lentamente verso la povertà.
Le ondate di immigrazione, accanto a sincere manifestazioni di solidarietà, stanno facendo emergere i sentimenti peggiori della popolazione italiana, dalla paura al rifiuto fino a sentimenti di aperto razzismo.
Di fronte a questa situazione la politica, cioè il luogo in cui dovrebbe essere elaborate le risposte a questi problemi, mostra un panorama desolante. La libertà di espressione è sempre più limitata da politiche e comportamenti governativi pericolosamente autoritari, che pongono seriamente a rischio l'esistenza di una vera democrazia in Italia. L'opposizione parlamentare appare ogni giorno più inadeguata a fronteggiare la gravità della situazione.
Molti cittadini del nostro paese accomunati da sinceri sentimenti democratici e da importanti valori di fondo non si sentano adeguatamente rappresentati da alcuna delle forze politiche in campo. Emerge un grave problema democratico di rappresentanza: una quota consistente della popolazione italiana (circa un terzo) risulta non rappresentata, perché esclusa dalla legge elettorale o autoesclusa da un astensionismo di protesta. In particolare, oltre alle forze di sinistra risultano non adeguatamente rappresentate anche le istanze dei più importanti movimenti degli ultimi anni.
Si avverte quindi l'esigenza che nasca una NUOVA forza politica, che ponga i principi della difesa dell'ecosistema, della legalità, della giustizia sociale, della pace, della lotta alle povertà come prioritari e promotori di scelte politiche e orientamenti concreti.
Perché questa nuova forza politica possa nascere occorre in primo luogo definirne l'identità, e in secondo luogo identificare il percorso che porti alla sua nascita.
Per quanto riguarda l'identità, quali dovrebbero essere le caratteristiche principali di questo nuovo soggetto politico perché possa rispondere adeguatamente alla sua missione?
1) dovrà nascere traendo impulso dalla società civile, e non dai vecchi partiti. In Italia esistono molte realtà (associazioni, movimenti, partiti, meetup...) che, pur nelle loro diverse specificità, sono accomunate da un patrimonio di valori condiviso e da un fortissimo senso civico. Questa grande ricchezza di esperienze, competenze, intelligenze ed energie costituisce un arcipelago di piccole isole, che se sapessero riunirsi in un grande continente, potrebbero forse costituire la vera novità, la sola in grado di rendere possibile una svolta per il nostro Paese. E' necessario però escludere dal nuovo soggetto politico i cosiddetti movimenti "antagonisti" che ancora non hanno ripudiato gli strumenti della violenza e dell'illegalità;
2) dovrà essere deideologizzato e improntato ad un sano pragmatismo, ma sostenuto da robusti valori ideali e da un codice etico rigoroso; è necessario infatti costruire un progetto politico che sia rivolto al futuro e non più al passato, e che sappia parlare alla più ampia platea di cittadini.
Percorso costitutivo
1) costituzione di un gruppo promotore nazionale, che nasca dall'auspicata convergenza di TUTTI i soggetti e i movimenti attivi diffusi sul territorio nazionale che condividano il manifesto di intenti; questo gruppo dovrà includere un certo numero di personalità competenti e rappresentative delle radici ideali e dei movimenti che la nuova forza politica dovrà rappresentare, e dovrà tenere le redini del progetto per tutta la fase costituente, evitando possibili derive dall'idea originale che ne compromettano il buon esito finale;
2) in parallelo alla nascita del gruppo promotore nazionale devono nascere gruppi diffusi sul territorio, in stretto contatto con il gruppo promotore nazionale; a questo scopo dovranno essere contattate, attraverso le reti già esistenti, tutte le associazioni, i movimenti e le liste civiche potenzialmente vicini allo spirito del progetto;
3) elaborazione di una bozza di programma, a partire dalle linee di indirizzo sopra esposte, sia per il piano nazionale che per quello locale (laddove esistano dei gruppi territoriali);
4) elaborazione approfondita e stesura dei contenuti del programma, coinvolgendo i maggiori esperti dei diversi temi che siano disponibili a collaborare anche senza condividere il progetto politico nel suo complesso (economisti, giuristi e giuslavoristi, intellettuali, esperti di questioni ambientali ed energetiche, di scuola e di sanità…);
5) studio delle modalità di partecipazione democratica di tutti i sostenitori al processo di costituzione e alla vita della nuova forza politica;
6) pubblicizzazione attraverso tutti i canali disponibili (locali e nazionali) del nuovo soggetto politico;
7) radicamento della nuova forza politica su tutto il territorio nazionale, attraverso iniziative che coinvolgano le energie più virtuose della società civile del nostro paese (forum, seminari, incontri pubblici…);
8) definizione di eventuali alleanze elettorali, indizione di primarie per la designazione dei candidati e presentazione di liste elettorali.
E' certo che il cammino verso la nascita di questa nuova forza politica sarà tutto in salita, e che essa non potrà permettersi di avere punti deboli. Pertanto non si potrà pretendere che esso rappresenti tutto e tutti, che sia "plurale", ma al contrario sin dall'inizio dovrà dare invece prova di unità, credibilità e autorevolezza. Analogamente, almeno nella prima fase non ci si potrà permettere il lusso di condurre battaglie largamente impopolari: queste ultime, se ritenute giuste e ineludibili, dovrebbero essere rinviate ad una fase successiva all'eventuale affermazione della nuova forza sulla scena politica.
Laboratorio milanese per una nuova politica
2 commenti:
Pur condividendo nella sostanza i contenuti del manifesto, credo che, anche da un puro punto di vista di "marketing", non sia molto opportuno presentarsi come "una nuova forza politica". Il commento che sento gia' e': un altro partito? Si ma questo e' diverso ...
Mi sembra che l'abbiamo gia' vista piu' volte questa storia.
Io insisterei molto di piu' su un "semplice" coordinamento tra liste civiche, che abbiano una indiscussa credibilita' a livello locale, che siano in grado di mobilitare le persone del loro territorio, che aderiscano al progetto. Solo in questo modo si puo' arrivare, in tempi accettabili, ad una massa critica significativa.
Il rischio, altrimenti, e' fare la fine di "Per il Bene Comune", con tutto il rispetto, che in Abruzzo ha preso 1237 voti su 640500 (lo 0.46%): puntiamo a questo?
Ciao
Fabio - www.piazza-pulita.org
PS: credo che sarebbe opportuno un sito/blog/forum dedicato per raccoglierci attorno a qualcosa di comune: che dite?
Caro Fabio,
è chiaro che una nuova forza politica non può nascere soltanto da noi.
Stiamo lavorando in questa direzione, e il nome che ci siamo scelti ("Laboratorio per una nuova politica")dà proprio l'idea dei "lavori in corso".
Stiamo lavorando per entrare in contatto con TUTTE le realtà già attive sul territorio, per metterci in rete con altre realtà distribuite sul territorio nazionale, e per contattare una serie di personalità ed esperti che possano dare un contributo significativo all'elaborazione del programma.
Non faremo l'errore della lista "Per il bene comune", che ha già commesso un grosso errore a presentarsi alle politiche e persevera in una direzione senza sbocchi. Ma se riuscissimo a mettere insieme questi elementi:
- una rete quanto più possibile diffusa ed aperta alle varie realtà associative del nostro paese;
- un gruppo di esperti in grado di costruire un programma solido e realizzabile (non come quello "di carta" del Bene Comune)
- un gruppo di personaggi famosi a livello nazionale che facciano da "sponsor" alla nuova forza politica
... beh allora credo che si potrebbe quanto meno provare.
Visti i tempi credo sia l'unica prospettiva per cui valga la pena spendersi.
Ciao
Andrea Rapetti
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