In molti siamo seriamente preoccupati per quanto sta accadendo nel mondo e nel nostro paese.
Il collasso dell’ecosistema globale è un rischio sempre più concreto e vicino.
Venti di guerra spazzano il pianeta, sostenuti da colossali interessi economici e ideologie distorte, e contrastati da politiche di pace sempre più deboli.
Per quanto riguarda il nostro paese, esso pare aver imboccato la via di un grave declino culturale, sociale, economico e politico.
Le ondate di immigrazione, accanto a sincere manifestazioni di solidarietà, stanno facendo emergere i sentimenti peggiori della popolazione italiana, dalla paura al rifiuto fino a sentimenti di aperto razzismo.
Stanno inoltre emergendo profonde contraddizioni economiche, che vedono allargarsi sempre più la forbice tra un élite di privilegiati e il resto della popolazione, che scivola più o meno lentamente verso la povertà.
Le organizzazioni criminali di stampo mafioso si sono ormai impadronite di fette consistenti della nostra economia, e i loro intrecci con gli ambienti politici e finanziari sono sempre più tentacolari.
Di fronte a questa situazione la politica, cioè il luogo in cui dovrebbe essere elaborate le risposte a questi problemi, mostra un panorama desolante.
Penso che oggi molti cittadini del nostro paese accomunati da sinceri sentimenti democratici e da importanti valori di fondo non si sentano adeguatamente rappresentati da alcuna delle forze politiche in campo.
Molti avvertono la mancanza di una forza politica che raccolga le istanze democratiche, di progresso e di cambiamento che provengono dalla società, e che possa incidere sulle decisioni importanti che riguardano il nostro paese.
Crediamo che i principi della difesa dell’ecosistema, della legalità, della giustizia sociale, della pace, della lotta alle povertà debbano diventare prioritari e promotori di scelte politiche e orientamenti concreti.
Per questo intendiamo dare corpo ad una proposta politica del tutto nuova, che guardi al futuro e non al passato, costruita dal basso attraverso la collaborazione di tutti quei soggetti (singoli cittadini, associazioni, movimenti, liste civiche) che vorranno parteciparvi. Vogliamo contribuire alla nascita di una nuova forza politica scevra dai vizi che hanno fino ad ora inquinato il sistema dei partiti esistenti; priva di etichette ideologiche, ma caratterizzata da una forte identità, fondata su robusti valori ideali e su un codice etico rigoroso.
I punti qualificanti della nuova forza politica che si intende costruire saranno:
1) lotta all’impoverimento diffuso (affrontando il problema dei salari e delle pensioni, degli alloggi, dei ticket sanitari, delle spese scolastiche);
2) tutela dei lavoratori (occorre ridare SPERANZA ai lavoratori e alle nuove generazioni; problema del precariato, dell’impoverimento generale, della sicurezza nei posti di lavoro);
3) partecipazione dei cittadini alla vita della democrazia (legge elettorale che restituisca potere di scelta al cittadino e il diritto di tribuna; riforma del sistema dei partiti, per il ripristino di un corretto rapporto tra elettori ed eletti; codice etico per la politica; federalismo solidale);
4) ambiente – energia - territorio – infrastrutture (l’emergenza ambientale si impone come priorità assoluta; occorre costruire un ambientalismo rinnovato che coniughi la salvaguardia dell’ambiente con la modernizzazione del paese; difesa dell’acqua come bene comune, sviluppo delle fonti rinnovabili di energia, risparmio energetico, ripensamento del sistema dei trasporti nel nostro paese, una politica eco-compatibile per lo smaltimento differenziato dei rifiuti);
5) legalità e sicurezza (schierarsi dalla parte dei cittadini onesti; lotta alla criminalità organizzata, legge sul conflitto di interessi, lotta alla corruzione, certezza della pena per i malfattori);
6) una politica di pace, disarmo e non violenza (avendo come punti di riferimento il pensiero di Gandhi e dell’ultimo Terzani);
7) informazione e comunicazione (riforma del sistema della comunicazione per garantire pluralismo e democrazia dell'informazione e nuove forme di partecipazione dei cittadini ai processi di formazione dell'opinione pubblica e di diffusione dei contenuti socialmente rilevanti; legge sui conflitti d’interessi);
8) difesa dei principi costituzionali;
9) difesa dei diritti all’educazione e alla salute del cittadino, attraverso un rilancio della scuola e della sanità pubblica.
L’organizzazione della nuova forza e il suo codice etico interno dovranno ovviamente essere coerenti con il punto 3.
Il dilemma che ha attanagliato per anni molti cittadini onesti e desiderosi di impegnarsi per il bene pubblico, vale a dire se cercare di cambiare la politica dal di dentro o dal di fuori, può ora essere sciolto. Oggi abbiamo forse la possibilità di impegnarci direttamente in un progetto che non ci dia “mal di pancia” e che non si risolva in puro donchisciottismo.
lunedì 18 agosto 2008
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